Un tempo assai diffuso, questo albero era tipico del Monferrato. La riduzione dei boschi ha determinato la quasi scomparsa di questa specie. Alcuni dei pochi esemplari spontanei rimasti si possono trovare nel Parco di Rocchetta Tanaro. Il tiglio viene usato anche per abellire viali e strade.
È alto 25-30 metri, diritto con la corteccia grigio-scura liscia da giovane, poi fessurata. Le foglie hanno forma di cuore con il margine seghettato e sono alterne e hanno un lungo picciolo.
I fiori hanno petali bianco-giallastri e numerosi stami. Sbocciano tra giugno e luglio ed emanano un intenso profumo. I frutti sono piccoli, rotondi, legnosi e riuniti in gruppetti contenenti il seme.
Il tiglio era considerato un albero sacro dalle antiche popolazioni germaniche e slave; ancora oggi, anche in molti paesi del Tirolo e del Carso, si trovano maestosi e secolari tigli. A Macugnaga, in provincia di Novara ne esisteva uno che era considerato il più vecchio d'Italia: sembra avesse 700 anni.